NODO EQUIPOTENZIALE

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Mimmo 59
00lunedì 11 aprile 2011 18:49
Salve amici spesso nel campo elettrico ho sentito parlare di nodo equipotenziale, ci sarebbe qualcuno disposto a spiegarmi il significato, e la sua utilità !
Grazie [SM=g27992]
livio46
00lunedì 11 aprile 2011 18:58
it.wikipedia.org/wiki/Messa_a_terra
da Treccani: 1. Di uguale potenziale: in fisica, sono detti linea, superficie, volume e., quelli nei cui punti il potenziale di un campo (gravitazionale, elettrico, ecc.) ha un medesimo valore.
STACFER
00lunedì 11 aprile 2011 21:11
equipotenziale spiccio: collegamento ad una rete di terra di tutti gli utilizzatori elettrici a delle parti metalliche considerate come masse estranee.tester di corretta realizzazione dell equipotenziale il tecnico che con le manacce umide tocca in contemporanea frigo e caldaia bestemmiando come un turco. [SM=g27994]
Mimmo 59
00mercoledì 13 aprile 2011 11:55
Insomma una sorta di messa a terra più completa ! o complessa!
Forse è obbligatorio in enti pubblici, ospedali ecc.

Ma è anche [SM=g27985] obbligatorio farla nel civile ?
baronerosso42
00mercoledì 13 aprile 2011 21:56
Salve a tutti, Gliimpianti elettrici, privati che ho eseguito ho sempre installato,L^ecuopotenziale,nelle centraline,dei bagni ,essendo i tubi in rame, sino al sezionatore di terra ,dal sezionatore, alla puntazza,se i valori, di resistena,sono alti, devi aggiungere un^altra puntazza,per ridurre la resistenza ., ora col multistratto,non,faccio ecuopotenziale.
Mimmo 59
00giovedì 14 aprile 2011 20:03





Ora è tutto chiaro e mi spiego anchè i ponticelli di filo, giallo verde  sugli infissi metallici negli edifici pubblici.




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gianni9601
00martedì 1 gennaio 2013 14:40
nel civile no, non ce l'obbligo, solo se ce un dipendente, (il portiere di un palazzo) i centri di emodialisi privati, strutture mediche private dove ci sono dipententi insomma, le scuole private ..ecc [SM=g2917751]
se ho una lavanderia che gestisco io..nn ce bisogno
se ce un operaio dipedente si
Mimmo 59
00martedì 1 gennaio 2013 17:15
Socuste ma nelle nostre centrali termiche o caldaie, che peso ha questo nodo equipotenziale...Un esempio, ho realizzato un impianto termico, escluso collegamento elettrico in una scuola materna...Dovevo accertarmi se l'elettricista ha realizzato questa sicurezza...Oppure non sono tenuto ad accertarmi se è stato eseguito......????

Io ho responsabilità? Direttamente o indirettamente? Visto che faccio manutenzione alla caldaia?
gianni9601
00martedì 1 gennaio 2013 18:32
il nodo e obbligatorio negli impianti con potenza al contatore di 6KW, se la centrale termica dovesse essere alimentata da questa potenza allora si, ma non compete all'installatore dell'impianto termico e al manutentore dell'impianto, nel tuo caso credo riguardi il comune, l'organo di controllo sono i vigili del fuoco, se la centrale e a norma dovrebbe esserci un rapporto dei vigili del fuoco..se non ce ..la colpa e sempre del comune..
Quello che riguarda il manutentore sono i collegamenti sul bruciatore dove l'elettricista nn può mettere le mani

il manutentore non ha mai colpa [SM=g2604613]

Mimmo 59
00martedì 1 gennaio 2013 19:03
Grazie...Mi tranquillizza
AntonellaNicosia
00mercoledì 2 gennaio 2013 07:22
impianto elettrico centrale termica e Terzo responsabile
Buondì Mimmo!
Se fossi al posto Tuo, mi procurerei copia della dichiarazione di conformità emessa dall'elettricista e la conserverei.
A maggior ragione se di quell'impianto segui la manutenzione ordinaria.
Assolutamente se sei stato nominato Terzo Responsabile dell'impianto.
Se a parer Tuo ( o di un altro Tecnico abilitato) manca qualcosa nell'esecuzione dell'impianto elettrico è bene che tu lo faccia presente per iscritto, segnalando la non rispondenza alle norme e l'eventuale fermo impianto per mancanza di sicurezza per il personale che dovrà operarci.
E' sempre più chiara l'intenzione del legislatore di rintracciare ii/i responsabile/i di eventuali incidenti. Linea a cui si sono adeguate tutte le ultime sentenze.

(qui da noi, sovente, fior fiore di ditte di elettricisti, sanno poco e niente dei locali centrale termica. Gli stessi progettisti termotecnici, nei loro capitolati, "scaricano" sulle spalle dell'installatore, la realizzazione dell'impianto elettrico con una semplice frase generica.)

Tra le sviste più frequenti:
- mancanza impianto equipotenziale (collegamento a terra di tutte le masse ferrose presenti, compresi eventuali serramenti e/o dimenticanza di verificare la continuità per esempio tra due flangie)
- installazione di quadri di distribuzione invece dei quadri di automazione
- installazione a meno di 40 cm dal soffitto dei corpi illuminanti (nelle centrali a gas metano)
- passaggio all'interno della centrale termica di linee elettriche che non vengono sezionate dagli interruttori esterni alla ct
Mimmo 59
00mercoledì 2 gennaio 2013 10:20
Ciao Antonella, allora come avevo prvisto, L'impianto è composto da una caldaia murale da 26w con magnetotermico separato in quadro...A dire dell'elettricista va bene così...Ma a me sembrava strano che ad un asilo, non hanno collegato a terra tutti i corpi scaldanti in ghisa, e nemmeno gli infissi in alluminio...Questa è opera dell'elettricista... Se è cosi è mando una raccomandata al responsabile della manutenzione..al proprietario ed all'elettricista..Se non prendono in considerazione, posso scrivere alla usl...
Eventualmente l'idea di anteporre un copri radiatore areato in legno, potrebbe risolvere il problema?
Non perchè la vedo dura rompere i muri dopo aver completato con le rifiniture e pitturazioni...Giusto una mia Idea...Poi per l'impianto dei bagni essendo realizzato in multistrato, non credo sia un problema...Il riscaldamento invece è di rame.
Grazie
AntonellaNicosia
00mercoledì 2 gennaio 2013 10:47
Chiedo scusa Mimmo... la CEI 64-8 non prevede i copriradiatori aerati
Però se riesci a trasformare la cosa in un buon affare, ti consiglio questi radiatori:
Termo arredi eco compatibili
Noi li abbiamo installati negli asili proprio per la sicurezza.

Comunque stai tranquillo, quello che ti ho scritto precedentemente è riferito ai locali centrali termiche con pot. > 35Kw

In questo caso mi sembra di capire che i lavori sono stati affidati ad imprese diverse, ognuna per la sua specializzazione.
Ergo, tu rispondi per quanto di tua competenza.
L'elettricista per il suo lavoro.
Il manutentore si procura le dichiarazioni di conformità (tutte) e le conserva con il libretto di impianto e/o di centrale

radiatori in ghisa in un asilo... [SM=g2617105]

Esiste un responsabile della sicurezza???????
baronerosso42
00mercoledì 2 gennaio 2013 12:17
nodo ecqui potenziale
SALVE A TUTTI. BUON ANNO A TUTTI. SECONDO ME IL RESPONSABILE è IL PROGETTISTA,DOVREBBE CONTROLLARE SE GLI IMPIANTI, SONO STATI ESEGUITI, COME SUO PROGETTO,CON QUESTO FOGLIO IN MANO AL MANUTENTORI, HA LE SPALLE COPERTE, E GIUSTO CHE IN UNA CENTRALE TERMICA CI SIA L'ECQUI POTENZIALE,A PARTE LA SICUREZZA, PERCHE' ' SI ADOPERANO MATERIALI DIVERSI, COME: ZINCO, OTTONE, ecc,E LA CONTINUITA' , DELLE FLANGE COME HA DETTO ANTONELLA CERTO IL MANUTENTORE SE VEDE QUALCHE ANOMALIA , DEVE FAR PRESENTE AL PROGETTISTA, PER ISCRITTO.PER TOGLIERSI, DI OGNI RESPONSABBILITA'
Mimmo 59
00mercoledì 2 gennaio 2013 12:36
Era già in passato una struttura riabilitativa comunale per disabili, poi trasformata a scuola per l'infanzia, io ho ereditato la vecchia situazione, ho solo certificato l'adduzione gas per la caldaia e la cucina..perchè fanno mensa..ma l'impianto era esistente privo di conformità..Io ho fatto la confomità per il gas e la Rispondenza per l'impianto termico...Per uniformarla...Per questo mi preoccupo, se è mancanza dell'elettricista. basta evidenziarlo. Io non svolgo l'attività di elettricista, non sono a conoscenza delle norme che regolano la buna regola dell'arte.
Il progetto non esiste e nemmeno il progettista...Putroppo qui funziona così. La scuola è privata associata ad una cooperativa ONLUS, ho emesso fattura, ma sinceramente non capisco se loro si pagano le rette, come può risultare ONLUS...Imbrogli loro..a me poco interessa..voglio solo cautelarmi
gianni9601
00mercoledì 2 gennaio 2013 13:11
[SM=j2617108] io mi riferivo ad una centrale termica con un bruciatore superiore a 116 Kw con rapporto F...a te serve solo l'allegato G e il libretto d'impianto,istruzioni della caldaia,dichiarazione di conformità dell'impianto...ecc. come dicevo prima il responsabile e l'occupante...e, o il proprietario nn il terzo responsabile (riguardo sto nodo)...da noi ci sono ancora interruttori del 1960 con fusibili..e ce ne guardiamo bene dal cambiarli...se no ci vuole la dichiarazione di conformità..nessun elettricista la rilascia...perchè sa che va a sbattere contro una burocrazia...che ..lasciamo stare..da noi si dice ......attacca lu ciuccio a do va lu padrone...che e meglio!!! [SM=g2604613]
Mimmo 59
00mercoledì 2 gennaio 2013 14:30
grazie
Nitroo
00mercoledì 27 febbraio 2013 15:33
Solleticato dalla domanda ho rispolverato dei documenti che avevo e sono arrivato alla conclusione seguente.

Le componenti caratteristiche di un impianto di terra sono:

Dispersore: si intende il picchetto nel terreno, il collegamento allearmature del palazzo come dispersore e simili

Conduttore di terra: il cavo che unisce i vari dispersori tra loro e con il collettore(o nodo) principale di terra

Collettore (o nodo)principale di terra: è una piastra metallica che collega tra loro i conduttore equipotenziali e conduttori di protezione

I conduttori di protezione sono quelli che uniscono le carcasse metalliche degli utilizzatori all'impianto di terra

I conduttori equipotenziali sono invece quelli che uniscono le masse estranee (termosifoni, tubi di rame per l'acqua, ecc)

Quindi il nodo equipotenziale dovrebbe essere un collettore che raggruppa tutti i conduttori collegati ai termosifoni, tubi di rame per l'acqua, ecc ma NON il filo centrale delle prese.

Non ho una grande esperienza pratica. Probabilmente nella maggior parte dei casi il nodo equipotenziale coincide con il nodo principale di terra(come ha detto un'altro utente) visto che sempre al dispersore finiscono, ma in termini rigorosi dovrebbe valere quello che ho scritto.
Saluti,
Nitro
gianni9601
00mercoledì 27 febbraio 2013 19:55
[SM=g2604602]
per fare un nodo equipotenziale: riferimento ad una struttura di emodialisi.
l'impianto elettrico era a norma tutte le certificazioni a posto..e stata chiamata una ditta..che ha smantellato tutto e ha messo un filo di terra della stessa sezione dei fili di alimentazione..per ogni singolo utilizzatore.
i fili della (messa a terra)vengono confluiti in un unico punto su una barra di rame.
da li si può controllare la resistenza verso terra di ogni singolo punto ..di alimentazione..e quando si controlla la resistenza ..l'interruttore posto a monte deve scattare per ogni singolo punto di alimentazione.....con il carico che gli viene imposto.. [SM=g2892670]
Nitroo
00giovedì 28 febbraio 2013 18:19
Boh, io sui miei appunti avevo scritto così...

Sono andato a vedere da su wikipedia e dice
"
L'impianto è costituito da una linea dorsale (conduttore equipotenziale) che percorre verticalmente tutto l'edificio e da una serie di nodi equipotenziali da cui partono le diramazioni secondarie. Le diramazioni giungono a collegarsi alle parti metalliche fisse e all'alveolo di terra delle prese elettriche. La normativa elettrica italiana (CEI 64-8) prevede che tutte le masse metalliche che possano portare un altro potenziale (tubature del gas e dell'acqua ad esempio) siano messe a terra in quanto masse estranee. La sezione dei conduttori di messa a terra deve essere non inferiore a quella dei cavi che portano l'energia elettrica all'area protetta, e comunque non inferiori a precisi limiti stabiliti dalla norma CEI 64-8.
"
Quindi, senza troppi giri di parole, è praticamente come dici tu.
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